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L'intervista. Laura Castelli e "la politica del fare". Ecco perché l'ex viceministra ha scelto De Luca

2024-06-09 01:59| 来源: 网络整理| 查看: 265

La neo presidente e il futuro politico di Sud chiama Nord. "Ho conosciuto Cateno quando ero al Governo con delega agli enti locali. Guardate cosa ha fatto sui rifiuti a Messina (altre città annaspano...). Il Ponte? Sì, ma prima in Sicilia occorrono altre infrastrutture"

Laura Castelli L’INTERVISTA “L’obiettivo di Sud chiama Nord e della presidente Castelli? “Far cambiare rotta alla Sicilia. Ci credo. Ma non solo…”

di Carmelo CaspanelloMESSINA –  La nuova fase di Sud chiama Nord è iniziata. Il movimento che fa capo al deputato regionale e sindaco di Taormina, Cateno De Luca, si proietta al futuro, “a livello nazionale”. Il progetto prende corpo con la nomina alla presidenza di Laura Castelli, subentrata nei giorni scorsi a Ismaele La Vardera.

“Sud chiama Nord può puntare ad almeno un europarlamentare”

L’ex vice ministra grillina in due governi Conte e in quello di Draghi viene considerata una scelta importante in vista delle prossime elezioni europee. Che ad avviso della neo presidente, “possono portare in quota Sud chiama Nord almeno un europarlamentare, considerato il radicamento sul territorio del Movimento”. La campagna elettorale è di fatto iniziata. Con Laura Castelli (in allegato l’intervista integrale con l’ex vice ministra) facciamo il punto sui progetti e sulle intese politiche, sia a livello regionale quanto nazionale.

In Sicilia il Movimento sta lavorando ad un fronte delle opposizioni unite che vede al Tavolo con Sud chiama Nord il M5S e il Pd. Per le europee, però, si schiudono scenari diversi. Castelli ha “ammirato la politica del fare di De Luca” grazie alla delega agli Enti locali che le è stata conferita nei governi nazionali dei quali ha fatto parte. “A Messina, De Luca, da sindaco, ha fatto bene – spiega – anche in settori delicati quale quello dei rifiuti. E ciò è dimostrato dalla percentuale raggiunta con la raccolta differenziata, al contrario di altre città importanti quali Palermo e Catania”.

Vengono tirati in ballo “il risanamento di Palazzo Zanca” e le partecipate “con la svolta, innanzitutto, dell’Atm, che era in dissesto e adesso è una Spa che fa utili e fornisce un buon servizio con importanti bandi vinti”. Castelli sarà l’anima del “progetto del buon amministratore” su scala nazionale “che passa dai servizi, dalle mancate entrate nei Comuni da quei temi che nella politica di Sud chiama Nord hanno portato risultati. E devo dire che Sud chiama Nord non esiste solo in Sicilia ma comincia ad essere gradito anche al centro-nord. Da un anno lavoriamo in questa direzione. Ancor di più lo faremo in occasione degli appuntamenti elettorali in programma nel 2024”. Sul ponte Castelli è perentoria: “Va fatto, ma in Sicilia occorrono prima altre infrastrutture, a partire da autostrade e ferrovie”. L’obiettivo di Sud chiama Nord e della presidente Castelli? “Far cambiare rotta alla Sicilia. Ci credo”.



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